DESIGN ETICO
Mi piace vedere le cose diversamente, osservarle da un'altra prospettiva, sotto una nuova veste. Un oggetto cambia se guardato dal basso in alto, da destra a sinistra, di traverso. Questo mi porta a trasferire complementi e particolari in un altro contesto, in un'altra "casa" e a dar loro nuova vita. Tutto ciò è etico: dare una seconda chance a ciò che andrebbe buttato, perduto o rimarrebbe nascosto. Far rivivere le cose significa conservare la memoria, significa conservare un legame. Ogni borsa nasce dall'idea di creare un oggetto unico, imperfetto, a cui nulla va aggiunto nè tolto. Le mie borse sono un po' "come le città invisibili" di Calvino: narrano, come faceva Marco Polo, ciò che lui aveva visto nei suoi viaggi e lo narrano con il suo linguaggio; così è per me.